29 aprile 2010

La notte dei corti viventi 5


Anche quest'anno i materani si sono recati numerosi alla quinta edizione dell'evento "La notte dei corti viventi". Il vasto programma della serata ha tenuto gli spettatori attaccati al grande schermo per circa 120 minuti; accanto ai complimenti posti agli organizzatori non manca, da parte mia, un rimprovero al direttore artistico Antonio Andrisani nonchè selezionatore dei corti della serata. Credo che la figura del direttore artistico sia di notevole importanza per la riuscita di un evento ma, se lo stesso direttore è presente in quasi tutti i corti presentati durante la serata, risulta pesante e ripetitivo agli occhi degli spettatori; per non parlare della "volgarità" di cui è caratterizzato l'80 % del linguaggio dello stesso Andrisani. Spero che questa piccola noticina venga presa in considerazione durante l'organizzazione della sesta edizione della "notte dei corti viventi" che a mio avviso presenta tutti i presupposti per essere un evento di grande successo, come lo è stato finora.

1 commento:

Unknown ha detto...

Considerazioni "strane" e che non condivido. E' vero che c'è magari, una sovrabbondanza dei corti di Antonio, su questo si può discutere. Ma riguardo la qualità, per quanto mi riguarda è fuori discussione, nel senso che la produzione locale non può contare sui grandi numeri e quindi una rassegna dedicata ai corti deve mettere in mostra quel che c'è.

Ma la cosa che assolutamente non mi trova concorde è il fatto della "volgarità"... devo avere assistito ad una "notte dei corti" diversa da quella che hai visto.

E poi trovo che spesso la volgarità, non è quella delle parolacce o delle tette al vento...